Porto Santo è il nome di una piccola cittadina e dell’isola portoghese che la ospita. L’isola è minuscola, un quinto dell’isola d’Elba per capirci, e fino a fine aprile si raggiunge dall’Italia solo con voli di linea facendo almeno uno scalo. Nel mezzo dell’Atlantico, all’altezza del Marocco, potrebbe far pensare a temperature primaverili frizzantine, invece durante la settimana di Pasqua 2018 ha sfoderato giornate di sole con almeno 20 °C (e mai più di 30), che consentivano di stare in spiaggia in costume e mettere le basi dell’abbronzatura. Non è stata tuttavia una fortunata coincidenza, dato che Porto Santo è conosciuta anche come “l’isola dell’eterna primavera”.

La spiaggia dell’isola è una sola e percorre la costa meridionale per circa 10 km. Qui un resort 5 stelle con SPA rappresenta la location ideale per una settimana in famiglia: spazi ampi e curati, trattamento All Inclusive, un miniclub per i bambini e un’animazione attiva ma discreta. Il resort è collegato alla spiaggia da una passerella, da cui i più coraggiosi si possono tuffare nell’oceano già a fine marzo, mentre i comuni mortali si possono “accontentare” della piscina con acqua di mare offerta dalla SPA della struttura. Inoltre la sua posizione, adiacente alla passeggiata che porta verso il centro di Porto Santo, consente di godersi il lungomare punteggiato da piccole locande.

La spiaggia dell’isola di Porto Santo è una sola e percorre la costa meridionale per circa 10 km.

Porto Santo vive di turismo ma resta un’isola incontaminata, con un oceano tanto pulito da stupire. Non ci sono né inquinamento né traffico, ma non esiste acqua potabile. Per visitarla si possono sfruttare l’organizzazione della struttura, che offre un ampio ventaglio di escursioni, oppure la propria intraprendenza e scegliere di utilizzare un taxi, magari condividendolo con qualche altro turista ospite della stessa struttura. I portoghesi sono molto cordiali e ospitali, amano divertirsi e stare in compagnia, così i tassisti non si limitano a portarti alle terrazze panoramiche, al sito archeologico o al deserto dei fossili, ma forniscono un servizio completo come fossero guide turistiche.

Le piccole dimensioni e l’assenza di traffico rendono rapidi gli spostamenti, per cui si può seguire il semplice tracciato stradale per gustarsi la solitudine della regione settentrionale, la vista a 360° dalla vetta delle due cime più alte dell’isola (Pico do Castelo e Pico do Facho) sulla costa orientale, oppure visitare l’azienda vinicola di Adega das Levadas nella regione occidentale.

Porto Santo vive di turismo, ma resta un’isola incontaminata.

Durante la settimana di Pasqua il paesino di Vila Baleira (altro nome con cui è conosciuto Porto Santo) è addobbato di fiori e guarnizioni pasquali. La gente festeggia in piazza e si può assistere alla messa cantata in portoghese o alla processione nei costumi tradizionali portoghesi. Un piccolo mondo antico.

Porto Santo è un’oasi di pace. Che si contemplino le dune di sabbia del suo piccolo deserto con l’oceano all’orizzonte o che si perlustri il mare in gommone, mentre i delfini giocano nella sua scia, si respira tutta la bellezza dell’isola, che nasce dal suo essere pacifica e paradisiaca. Una location perfetta per sfoderare il proprio cavalletto e provare a trasferire su tela tutte le tonalità del paesaggio: il contrasto del blu profondo del cielo con il colore dorato della sabbia del deserto dei fossili in una giornata di sole, i colori perfetti nella trasparenza delle meduse, il cielo macchiato dal color panna delle nuvole sospese nel cielo.

Porto Santo è un’oasi di pace. Una location perfetta per sfoderare il proprio cavalletto e provare a trasferire su tela tutte le tonalità del paesaggio.