Grecia

Macedonia: Il Regno Di Filippo Ii E Alessandro Magno

Tour

Formula Volo + Tour

7 giorni e 6 notti

Dal 21/09/2020 al 27/09/2020

Europa

Grecia

Il pacchetto è scaduto. Le informazioni presenti in questa pagina (quali prezzo e date) sono a puro titolo informativo. Richiedi informazioni per saperne di più.

a partire da 1700 €

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Un tour accompagnati da un archeologo per seguire le vicende di Filippo II e di suo figlio Alessandro Magno e del loro immenso impero. 

Dal 21 al 27 settembre 2020


PROGRAMMA


1° giorno: Italia (volo) Salonicco - Pella - Veria

Italia (volo) Salonicco - Pella - Veria.jpg

Ritrovo dei partecipanti all'aeroporto di Orio al Serio, incontro con il responsabile e partenza con volo per SaloniccoAll'arrivo, incontro con la guida locale parlante italiano.


Partenza per la visita del sito archeologico e museo di Pella.

Questa città fu fondata da Archelao I per diventare la capitale del regno di Macedonia e fu sede anche dell'impero di Filippo II e Alessandro Magno. Nel 168 a.C., dopo la sconfitta dei Macedoni a opera dei Romani a Pidna, la città fu saccheggiata e privata della maggior parte dei suoi tesori, accumulati grazie alle grandi imprese di Alessandro e Filippo II. Dopo questo episodio, ci fu una graduale decadenza della città, che ritornò man mano a essere un grande villaggio costituito per di più da baracche, ritrovo di mercanti e di predoni. Fu inoltre distrutta da un terremoto nel 180.

Terminate le visite proseguimento per Veria per la cena e il pernottamento in hotel.

2° giorno: Veria - Mieza - Heraklea Lyncestis - Litochoro/dion

Veria - Mieza - Heraklea Lyncestis - Litochoro/dion.jpg

Dopo la prima colazione, partenza per la visita guidata di Mieza, antica città della regione storica della Bottiea nella Macedonia meridionale, che si trovava probabilmente nei pressi dell'attuale Naousa.

Secondo Plutarco a Mieza risiedeva una scuola di filosofia dove Aristotele avrebbe insegnato ad Alessandro Magno.


Proseguimento per la visita di Heraklea Lyncestis (repubblica di Macedonia), fondata da Filippo II di Macedonia verso la metà del IV secolo a.C., dopo che aveva conquistato la regione circostante della Lincestide e l'aveva incorporata nel suo regno di Macedonia.

La città fu nominata così in onore dell'eroe della mitologia greca Heracles. L'epiteto Lynkestis della regione di cui Heraclea era capoluogo significa “la terra della lince” in Greco.

Heraclea era una città importante dal punto di vista strategico nel periodo ellenistico, siccome si trovava al limitare del confine fra Macedonia ed Epiro a ovest e del mondo non greco a nord, fino alla metà del II secolo a.C., quando i Romani conquistarono la Macedonia e distrussero il suo potere politico. I Romani divisero la Macedonia in 4 regioni ed Heraclea si trovava nella IV regione.

La principale strada romana nell'area, la via Egnatia, passava per Heraclea, che era un importante luogo di sosta. La prosperità della città fu mantenuta principalmente grazie a questa strada.

Heraclea fu citata anche da Giulio Cesare nel De bello civili.


Sosta per il pranzo durante il percorso.


Rientro in Grecia e proseguimento verso Litochoro/Dion, per la cena e il pernottamento.

3° giorno: Dion - Verghina - Salonicco

Dion - Verghina - Salonicco.jpg

Prima colazione in hotel e partenza per la visita di Dion, museo e parco archeologico immerso nella macchia mediterranea.


Sosta per il pranzo e proseguimento per Verghina, uno dei più importanti luoghi archeologici della Grecia, che prende il nome da una leggendaria regina morta suicida nel fiume Aliakmone dove si era gettata per non cadere nelle mani dei Turchi.

Il paesino è diventato famoso nell'autunno del 1977 con la scoperta della tomba di Filippo II, cosa che ha dimostrato, senza ombra di dubbio, che la prima capitale della Macedonia antica è da identificare proprio in Verghina.

Dal I secolo d.C. la città fu abbandonata; da allora, il nome Aigài (Ege) non apparve più e fu sostituito con Palatitsia, che compare la prima volta nel XIV secolo e ha probabilmente a che fare con le rovine dei palazzi adiacenti.


Partenza per Salonicco, sistemazione in hotel, cena e pernottamento (2 notti).

4° giorno: Salonicco

Salonicco.jpg

Dopo la prima colazione, partenza per la visita guidata della città di Salonicco, delle sue chiese e del museo archeologico.

La città venne fondata attorno al 315 a.C. da Cassandro, re dei Macedoni, nelle vicinanze o sul luogo dove sorgevano l'antica città di Therma e diversi altri villaggi. Cassandro le diede il nome di sua moglie Tessalonica, che era anche sorellastra di Alessandro Magno, così chiamata dal padre, Filippo II di Macedonia, per commemorare la sua nascita nel giorno in cui egli ottenne una vittoria (nike) sui Tessali.

Dopo la caduta del regno di Macedonia, nel 146 a.C., Salonicco entrò a far parte dell'impero romano. Divenne un importante centro commerciale sulla via Egnatia, una strada romana che collegava Bisanzio (in seguito Costantinopoli, oggi Istanbul) con Durrachium (l'odierna Durazzo, in Albania). La città divenne capitale di uno dei quattro distretti romani di Macedonia, ed era governata da un pretore.

Nel 42 a.C., per essersi schierata a fianco di Ottaviano e Marco Antonio contro Cassio e Bruto, i vincitori l'avevano dichiarata “città libera”, con il suo dèmos, la sua bulè e con magistrati propri (i politarchi). Tale privilegio le imponeva l'obbligo morale di un lealismo oltre ogni sospetto.

La città ospitava una considerevole colonia ebraica e fu uno dei primi centri della cristianità. Nel suo secondo viaggio missionario, San Paolo predicò nella sinagoga della città, la principale in quella parte di Macedonia, e gettò le fondazioni di una chiesa. L'opposizione nei suoi confronti da parte degli ebrei lo costrinse a lasciare la città e a trovare rifugio a Veria.

Salonicco ottenne un santo patrono, san Demetrio di Tessalonica, nel 306. Demetrio era un proconsole romano di Grecia sotto l'imperatore Massimiano, e venne martirizzato a Sirmium, l'odierna Sremska Mitrovica (Serbia).

Le sue reliquie sono tuttora ospitate e venerate a Salonicco. Quando l'impero romano fu diviso in una parte orientale e una occidentale, governate rispettivamente da Bisanzio/Costantinopoli e Roma, Salonicco ricadde sotto il controllo dell'impero bizantino. La sua importanza era seconda solo alla stessa Costantinopoli.

Nel 390, dopo una rivolta contro l'imperatore Teodosio I, tra i 7000 e i 15.000 cittadini di Salonicco vennero uccisi per vendetta nell'ippodromo. Un atto per cui Teodosio si guadagnò una scomunica temporanea.


Pranzo, cena e pernottamento a Salonicco.

5° giorno: Salonicco - Amfipoli - Filippi - Kavala

Salonicco - Amfipoli - Filippi - Kavala.jpg

Dopo la prima colazione, partenza per le visite di Amfipoli e Filippi.


Amfipoli fu fondata da coloni ateniesi comandati da Agnone nel 437 a.C., sul sito di una precedente città trace, all'intersezione di importanti percorsi commerciali. Nei pressi della città vi erano le famose miniere d'oro del Pangeo. Partecipò alle lotte tra Atene e Sparta e fu teatro della battaglia di Anfipoli, nel 422 a.C.

Nel 357 a.C. entrò in possesso di Filippo II di Macedonia, diventando uno dei principali centri del suo regno. Nel 168 a.C., dopo la battaglia di Pidna, Lucio Emilio Paolo ne fece la capitale di uno dei quattro distretti amministrativi nei quali fu divisa la Macedonia. Nell'82 a.C. fu presa da Mitridate VI del Ponto, in appoggio a Lucio Cornelio Silla. Gneo Pompeo Magno vi cercò rifugio dopo la sconfitta subita nei pressi di Farsàlo nel 48 a.C. Dopo la battaglia di Filippi del 42 a.C., ebbe lo statuto di civitas libera ed emise monete che commemoravano l'evento. Nel 31 a.C. fu base per la flotta romano-tolemaica di Marco Antonio e Cleopatra d'Egitto, prima della loro sconfitta ad Azio.

Crebbe di prosperità in epoca augustea e venne visitata da Paolo di Tarso nel 50 d.C. La prosperità della città nel corso dei primi tre secoli dell'impero romano è attestata da una ricca emissione di monete.


Filippi è un'antica città della Macedonia non distante dal mare Egeo, facente parte attualmente del comune di Kavala (fino al 2010 all'ex comune di Filippoi). Sorge sul sito dell'antica Crenides e prese il nome dal re Filippo II di Macedonia, che la fece ingrandire e fortificare nel 356 a.C. per farne un centro minerario.

Fu conquistata dai Romani nel 168 a.C. Nell'ottobre del 42 a.C. fu teatro della famosa battaglia di Filippi, decisiva tra le truppe di Ottaviano e Antonio contro quelle degli uccisori di Giulio Cesare, Bruto e Cassio, che furono sconfitti. Ottaviano, divenuto successivamente Augusto la eresse al rango di colonia.

L'espressione popolare “ci rivedremo a Filippi” è usata per indicare che prima o poi si arriverà alla resa dei conti e presagio di avverso destino. Deriva dalle Vite parallele di Plutarco (Vita di Bruto, 36) e successivamente fu ripresa letteralmente nel IV atto del Giulio Cesare di William Shakespeare, laddove il fantasma di Giulio Cesare apparso a Bruto si rivolge con quelle parole, presagio della futura sconfitta, alle quali Bruto risponde “Ci rivedremo”.

La città di Filippi ebbe un notevole ruolo durante i primi secoli del cristianesimo. Fu la prima città d'Europa a essere evangelizzata da san Paolo, che alla comunità di Filippi indirizzò una delle sue epistole. Anche sant'Ignazio di Antiochia e san Policarpo di Smirne indirizzarono alla chiesa locale alcuni dei loro scritti.

Fu un centro importante anche in epoca bizantina. Fu occupata dai Latini durante la IV crociata e fu in seguito abbandonata. Attualmente il sito è Patrimonio dell'umanità dell'Unesco dal 2016.


Pranzo nel corso della giornata.


Arrivo a Kavala, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

6° giorno: Kavala - Stagira - Olynthos - Salonicco

Kavala - Stagira - Olynthos - Salonicco.jpg

Dopo la prima colazione, partenza per le visite di Stagira e Olynthos.


Stagira, l'odierna Olympiada, è un'antica città della regione greca di Macedonia situata nella penisola Calcidica, nota soprattutto per essere la città natale del filosofo Aristotele.

Fu fondata nel 656 a.C. da coloni greci di Andros, isola delle Cicladi. Nel 480 a.C. fu occupata da Serse I. Aderente dapprima alla lega di Delo, defezionò insieme alla vicina Acanto nel 424 a.C., dietro le promesse dello spartano Brasida. Invano Atene tentò di conquistarla, ma vi riuscì Filippo II di Macedonia e, quando Aristotele, nativo di Stagira, divenne precettore del figlio Alessandro, in suo omaggio la restaurò.


Proseguimento per Olynthos, fondata dai calcidesi nel VI secolo a.C., come narrano Tucidide, Libanio, il retore maestro dell'imperatore Giuliano, e anche Demostene, nella sua introduzione alle orazioni Olintiche pronunciate nell'estate del 349 a.C. per sollecitare l'intervento di Atene in difesa della città, meno di un anno prima della sua distruzione, operata da Filippo II di Macedonia nel 348 a.C.

Originalmente indigena, divenne greca intorno al V secolo a.C., quando venne popolata da popolazioni di lingua greca. Nel 432 a.C. fu coinvolta nella guerra macedone-ateniese: secondo Tucidide, Perdicca convinse i calcidici ad abbandonare le loro città costiere per trasferirsi nella fortificata Olynthos, che in conseguenza divenne una grande e importante città, che si estese su una collinetta a nord della città vecchia. Il nucleo antico della città non fu abbandonato e mantenne la sua irregolare struttura urbanistica, nella quale gli scavi hanno identificato il bouleterion, il luogo riservato alle assemblee dei cittadini.

La città fu a capo della Lega Calcidica, ottenendo l'indipendenza da Atene dopo la pace stipulata tra Atene e Sparta nel 421 a.C., avendo combattuto nella guerra del Peloponneso prima contro gli Ateniesi poi contro gli Spartani. Alleata di Filippo, combatté ancora contro Atene, ottenendo in cambio dell'alleanza le città di Amunte e di Potidea. Sospettando poi che Filippo volesse impadronirsi del suo territorio, Olynthos si alleò con Atene contro il re macedone, ma questi pose l'assedio alla città conquistandola grazie al tradimento dei comandanti militari della città, che fu completamente distrutta. Gli abitanti, ridotti in schiavitù, furono deportati in Tracia e in Macedonia.


Pranzo nel corso della giornata.


Arrivo a Salonicco per la cena e il pernottamento in hotel.

7° giorno: Salonicco (volo) Italia

Salonicco (volo) Italia.jpg

Prima colazione e partenza per la visita guidata del Museo bizantino di Salonicco.


Pranzo.


Tempo a disposizione fino al trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro a Orio al Serio.


APPUNTI DI VIAGGIO



“Eppure non è greco, con i Greci non ha niente in comune; non è nemmeno un barbaro di un paese dove è bello dire di essere nati. È uno straccione macedone, di quella regione dove a suo tempo non si comprava nemmeno uno schiavo buono a qualche cosa”.

Così Demostene nel 341 a.C. descrive il suo nemico Filippo II, che in realtà fu un sovrano-guerriero ma anche un riformatore e un abile diplomatico. Grazie a lui la Macedonia, fino ad allora marginale, divenne la prima potenza della Grecia. Fu lui che permise alla cultura Greca di diffondersi a oriente. Fu il padre di Alessandro poi chiamato Magno. 



LA QUOTA INCLUDE



  • volo a/r
  • tasse aeroportuali (l'importo può variare fino all'emissione dei biglietti)
  • 6 pernottamenti in hotel 4* lusso o 5*
  • trattamento di pensione completa (bevande escluse)
  • servizio bus per tutto il tour
  • ingressi
  • archeologo al seguito
  • assicurazione medico-bagaglio


LA QUOTA NON INCLUDE



  • bevande
  • assicurazione annullamento (facoltativa)
  • tutto quanto non espressamente indicato in “La quota include”


Costi



Quota per persona in camera doppia da € 1700

voli + 6 pernottamenti + pensione completa + trasferimenti in bus + archeologo


Supplemento singola su richiesta.


All'atto dell'iscrizione, entro e non oltre il 15 agosto, dovrà essere versato un acconto pari a € 550. Il saldo entro la fine di agosto.


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