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I fiordi occidentali sono una delle regioni d'Islanda meno note ai viaggiatori. L'unica ragione è la necessità di una lunga deviazione dalla Ring Road per raggiungerli; non sono certo paesaggi scenografici e storia a mancare!
Consigliati a chi vuole sperimentare un percorso meno battuto, senza perdersi la “vera” Islanda.
Arrivo all'aeroporto di Keflavik, ritiro dell'auto a noleggio e inizio dell‘esplorazione dell‘Islanda.
A seconda del tempo a disposizione, si può valutare una sosta alla Blue Lagoon, per un bagno nelle sue acque calde.
Guidate lungo la costa meridionale della penisola di Reykjanes per spostarvi verso il villaggio di Hveragerði, villaggio è situato nel mezzo di un'area geotermica. Tale caratteristica ha portato allo sviluppo della coltivazione delle piante in serra, per questo la località è nota anche come il “villaggio dei fiori”.
Pernottamento a Hveragerði.
Prima di dirigersi verso la costa occidentale, si consiglia una visita al parco nazionale di Þingvellir, noto per ragioni geologiche e storiche.
Quindi partite in direzione della penisola di Snæfellsnes e, lungo il tragitto, mettete in programma la visita del cratere di Eldborg.
Nella penisola di Snæfellsnes si raccomanda una visita alle scogliere di Arnarstapi, ricche di avifauna, e alla spiaggia rocciosa di Djúpalónssandur.
Durante tutta la giornata vi farà compagnia il ghiacciaio Snæfellsjökull. Si tratta di un vulcano dalla forma conica la cui vetta è coperta di ghiaccio. Se vi sentite avventurosi, potete pensare a un'escursione in motoslitta sul ghiacciaio.
Il golfo a Nord della penisola di Snæfellsness, il Breiðafjörður, è punteggiato da più di 3000 piccole isole abitate da uccelli marini e foche: non si può rinunciare ad attraversarlo in battello.
L'unica isola abitata è quella di Flatey, ambientazione del libro L'enigma di Flatey di Viktor Arnar Ingólfsson (lettura consigliata prima o durante il viaggio).
Una volta sbarcati, siete nei remoti fiordi occidentali e potete partire per l'esplorazione, a cominciare dalle scogliere di Látrabjarg. Si tratta del punto più occidentale d'Europa, una scogliera di 441 metri popolata da giugno ai primi di agosto da milioni di pulcinelle di mare, sule, urie e gazze marine.
Non abbiate paura di perdervi, perché le strade sono poche e segnate.
Si raccomanda di non perdere nessuna occasione di un bagno in sorgenti termali.
Da non perdere la cascata a Dynjandi, che ha un'altezza di 100 metri, ma è soprattutto la sua ampiezza a renderla davvero scenografica. Alla base della cascata si dispone di un'ampia vista sul fiordo ed è sosta ideale per un picnic.
Vi sposterete quindi verso Ísafjörður, il centro più importante dei fiordi occidentali.
Per gli appassionati del genere, in località Núpur è possibile visitare Skrúður, il più antico giardino d'Islanda (premio internazionale per il paesaggio Carlo Scarpa).
La “capitale” dei fiordi occidentali, Ísafjörður, si visita in breve tempo. C'è la possibilità di organizzare attività opzionali, quali escursione in kayak, giro in barca all'isola di Vigur, visita del Museo di Storia Naturale di Bolungarvík.
Guiderete lungo le numerose insenature disabitate del fiordo di Ísafjarðardjúp con bellissimi tratti costieri brulicanti di foche e uccelli.
Attraversate il villaggio di Hólmavík, sede del Museo della stregoneria (Witchcraft Museum).
Assolutamente da non perdere la gita alla costa di Strandir, uno degli angoli meno visitati d'Islanda.
Da Strandir è possibile effettuare escursioni nelle brughiere circostanti per immergersi in piscine geotermiche naturali.
A fine giornata, visitate e fertili vallate di Laugar Sælingsdalur, una zona ricca di folklore e storie legate alle antiche saghe islandesi e norrene.
Guidate fino a Eiríksstaðir, residenza del temuto vichingo Erik il Rosso e luogo di nascita del figlio Leif Eiriksson (considerato il primo europeo ad aver raggiunto l'America). Potrete visitate la replica della “casa lunga” vichinga realizzata in torba.
Continuate verso il Borgarfjörður, dove potrete ammirare la cascata di Hraunfoss e quella di Barnafoss.
Non dimenticate di fermarvi a Deildartunguhver, la più potente sorgente calda d'Europa, dove è possibile acquistare pomodori biologici coltivati utilizzando il calore geotermico.
Proseguire fino a Reykjavik attraversando il fiordo delle balene (Hvalfjörður).
A seconda dell'orario di partenza del volo, potete valutare una sosta alla Blue Lagoon, soprattutto se non ci fosse stata l'occasione di un bagno nelle sue acque turchesi all'arrivo.
Trasferimento all'aeroporto, restituzione dell'auto e imbarco sul volo di rientro.
Le sistemazioni sono combinazione di hotel, guesthouse, summer hotel e fattorie.
Possibilità di scegliere tra tre standard:
1. sistemazioni Economy – con bagno in comune
2. sistemazioni Economy – con bagno privato
3. sistemazioni Comfort – con bagno privato
Gli manti dei puffin (le pulcinelle di mare) possono puntare verso le scogliere di Látrabjarg, mentre a Súðavík un piccolo centro consente di conoscere da vicino le volpi artiche anche a chi non voglia dedicarsi a lunghe escursioni. Infine la costa offre occasioni per bagni caldi fronte oceano che, dalla seconda metà di agosto, potrebbero essere illuminati dalle “prime” aurore boreali.
Quote per persona in camera doppia Economy con bagno in comune da € 1300
noleggio auto + 6 pernottamenti con colazione
Possibilità di quotazioni per un numero diverso di partecipanti e con sistemazioni:
1. Economy con bagno in comune
2. Economy con bagno privato
3. Comfort con bagno privato
Partenze giornaliere.
Per l'auto, la proposta di base è una Toyota Auris (o similare), ma è possibile noleggiare auto di categoria superiore e 4×4.
Il volo non è incluso: contattateci per avere la miglior quotazione del momento.
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