Dopo la sistemazione in albergo è tempo di mettersi per strada.
Incontrerete subito il borgo Taresiano, con il Canal Grande, il ponte Rosso e la cupola della chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo sullo sfondo.
Non siate timidi e avvicinatevi alla cupola, ma solo per svoltare quasi all'ultimo all'interno del tempio serbo-ortodosso che si trova alla sua destra, conosciuto come San Spiridione.
In pochi minuti potrete raggiungere piazza Unità d'Italia e il Molo Audace, simboli della città che meritano una visita in orari diversi della giornata, in particolare se viaggiate in tarda primavera.
Superata la piazza, incontrerete i vicoli della città vecchia e la statua di Italo Svevo: siete in via Cavana e percorrete poi via Torino, dove si concentrano i locali della movida triestina.
Sbucati sulle rive (i lunghi viali che costeggiano il mare) potete procedere oltre e decidere se spostarvi verso la risiera di San Sabba o di restare fronte mare e raggiungere il piccolo faro della Lanterna.
La risiera è un tuffo nella storia cupa del nazi-fascismo, che viene raccontata da comode audioguide o si può leggere nella sala-museo della struttura.
Per la visita al faro della Lanterna, invece, è sufficiente raggiungere il bar nascosto al primo piano della struttura e chiedere le chiavi che aprono la spirale di scale che conduce alla cima.