Colazione in hotel e giornata a disposizione per scoprire in libertà la città.
Il centro storico è visitabile totalmente e facilmente a piedi.
Perdetevi nel souk e girate tra le botteghe, tra monili e oggetti in ferro battuto dal sapore mediorientale.
La passeggiata può toccare alcuni luoghi di importanza storica, come il Ponte latino sul fiume Miljacka: proprio qui, l’attentato all’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria segnò l’inizio della Prima guerra mondiale.
Ammirate il luogo in cui Oriente e Occidente si incontrano: nello spazio di un isolato si passa dalle moschee, alla sinagoga, alla cattedrale cattolica e alla cattedrale ortodossa.
Il punto di passaggio è addirittura segnato sul selciato con la scritta “Sarajevo: Meeting of Cultures”: da un lato la città antica, con la sua architettura ottomana, le case basse, i bazar e un dedalo di viuzze, dall’altro una Vienna in miniatura, con palazzi Belle Époque e negozi delle grandi catene internazionali.
Fermatevi per un pranzo veloce a base di burek (focaccia ripiena di carne) e ritornate verso la città vecchia, scoprite la fontana Sebilj e fate un salto a vedere la Biblioteca nazionale, simbolo dell’assedio di Sarajevo negli anni Novanta, visto che è stata totalmente distrutta, insieme al suo prezioso contenuto.