Le Capitali della cultura 2025 saranno Agrigento per l’Italia e Nova Gorica (Slovenia) con Gorizia (Italia) e Chemnitz (Germania) per l’Unione Europea. Ma che cosa significa per una città essere nominata Capitale della cultura? Che differenza c’è tra nomina italiana e nomina europea? E, soprattutto, perché è un’iniziativa che può interessare ai viaggiatori?

Origine delle due nomination

Nasce per prima l’iniziativa europea: nel 1985 il ministro della Cultura del governo greco, Melina Merkouri, propone il progetto con lo scopo di dare risalto alla ricchezza e alla diversità delle culture europee e di celebrare le loro caratteristiche comuni; partendo dal presupposto che la cultura offre un contributo significativo allo sviluppo delle città, Merkouri propone la scelta di una città come simbolo e palcoscenico per un’espressione culturale specifica.

Vista di Chemnitz, terza città per popolazione del Land della Sassonia, dopo Lipsia e Dresda.
Photo by Wheelbite Media on Pexels (Chemnitz)

L’iniziativa a livello italiano nasce invece nel 2014, con l’obiettivo di promuovere progetti e attività di valorizzazione del patrimonio culturale, attraverso un meccanismo di competizione tra le diverse realtà territoriali, incentivando così la crescita del turismo e dei relativi investimenti.

Le Capitali della cultura 2023 e 2024

Veszprém in Ungheria, Timișoara in Romania ed Eleusi in Grecia sono state le Capitali europee 2023. Nel 2024, invece, è stata la volta di Bad Ischl in Austria, Tartu in Estonia e Bodø in Norvegia.

La piazza di Gorizia, Capitale europea della cultura 2025 insieme a Nova Gorica.
Photo by Quy Truong on Unsplash (Gorizia)

La Capitale italiana della cultura 2024 è stata Pesaro, e la pandemia ha messo lo zampino nella nomina della Capitale italiana 2023, arrivando a selezionare per la prima volta una coppia di città (Bergamo e Brescia). La scelta, diceva il sito ufficiale, voleva essere “segno di speranza, orgoglio e rilancio … un necessario momento di bellezza dopo la drammatica esperienza pandemica”.

Diventare Capitali della cultura

La nomina come Capitale della cultura, italiana o europea, rappresenta un volano per la riqualificazione del territorio e la promozione culturale e turistica della città e del territorio circostante. Questo significa interventi di restyling e di miglioramento dei servizi, ma anche la programmazione di eventi e manifestazioni dedicate.

Vista al tramonto di Bodø, Capitale europea della cultura 2024.
Photo by Tommy Andreassen on Pixabay (Bodø)

Un viaggiatore può cogliere lo spunto per conoscere destinazioni che sarebbero potute sfuggire alla sua attenzione, e avere la possibilità di visitarle in condizioni pensate appositamente per accoglierlo.