Arrivi in un pomeriggio d’inizio marzo e respiri a pieni polmoni aria di primavera: sole tiepido, cielo azzurro e una distesa di fiori rosa che incornicia la collina all’orizzonte. Colle di Val d’Elsa è assopito. Cammini con la tua valigia lungo una delle stradine lastricate dell’antico borgo, un gatto l’attraversa e tu ti lasci inghiottire dall’albergo. Affacciato alla finestra senti solo il richiamo dei piccioni, per il resto c’è uno strano silenzio, come se nessun orologio scandisse il tempo e qui fossero rimasti fermi alla clessidra.

Colle di Val d’Elsa: alta e bassa

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In realtà esistono due “colli”: Colle alta e Colle bassa. La prima è più antica e panoramica, con un groviglio di vie che sbucano inaspettate sulla cinta muraria da cui si può godere il paesaggio delle colline senesi; la seconda, invece, si allunga verso sud ai piedi della prima e merita attenzione in quanto sede del Museo del Cristallo: allestito in uno spazio sotterraneo nell’area che ospitava una delle fornaci dell’ex vetreria Boschi, il museo ricostruisce la storia dell’industria vetraria di Colle di Val d’Elsa dal 1820 (anno d’impianto della prima fornace) a oggi.

Il fascino di Colle alta resta imbattibile da Colle bassa per almeno quattro motivi.

  1. Sei in Toscana, quindi è impossibile sottrarsi a una degustazione di vini. Tappa obbligata diventa allora l’enoteca il Salotto, che affaccia sulla via principale di Colle alta ed è gestita dal sig. Pietro. Dopo un assaggio da ciascuna delle bottiglie in mescita, scegli il nettare che più si addice al tuo palato e ti godi almeno un bicchiere accompagnato da qualche stuzzichino e dalle “c” aspirate del padrone di casa. Pietro racconta di un passato etrusco nascosto al piano interrato e descrive tutti i profumi che ti trovi nel bicchiere.RdV_Colle_di_Val_d_Elsa
  2. Se sei un appassionato dell’ospitalità calorosa punti su Palazzo Pacini, proprietà dello stesso sig. Pietro che ti ha appena dissetato nell’enoteca poco distante, mentre se cerchi eccellenza e formalità puoi optare per Palazzo San Lorenzo e la sua SPA. La scelta di Palazzo Pacini non esclude comunque la possibilità che ti goda qualche trattamento rilassante nel centro benessere di Palazzo San Lorenzo, dato che è aperto anche agli ospiti esterni. Mentre chi soggiorna nell’hotel raggiunge la SPA dalle camere (in accappatoio e ciabatte), grazie a un ascensore interno, gli ospiti esterni vi accedono dall’ingresso indipendente dell’antica farmacia adiacente al Palazzo.
  3. Abbandonata l’auto fuori dall’antico borgo (un parcheggio si nasconde in fondo alla discesa che si imbocca tenendosi la fortificazione sulla sinistra), varchi il ponte in pietra e cammini protetto da due schiere di palazzi storici che in alcuni punti si aprono in scorci panoramici. Poi, a un tratto, ti inabissi nella via delle Volte, una strada che si snoda per un centinaio di metri sotto le case per poi rispuntare all’aperto.
  4. Lungo via del Castello, l’atelier “7 volte” si affaccia su una terrazza che ospita un “albero” artificiale unico nel suo genere, conosciuto come “Assalto al cielo“. Si tratta dell’installazione di Giampiero Muzzi, direttore dell’atelier, costituita da un palo di una decina di metri e da fili di acciaio che partono dalla cima, ai quali sono attaccate delle gocce di cristallo dalla forma di spermatozoi (lo dice l’artista!). Nata dal desiderio di celebrare le potenzialità artistiche del cristallo nel luogo che ne custodisce la storia, l’Assalto al cielo è da contemplare nelle giornate di sole, per gustarne pienamente i giochi di luce. Tu arrivi al tramonto e non riesci a scegliere quale cristallo sfruttare per il selfie di rito.

I dintorni di Colle di Val d’Elsa

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Andando verso sud, lungo il raccordo autostradale Firenze- Siena, in 40 minuti si raggiunge piazza del Campo, mentre chi volesse conquistare l’ovest può raggiungere Volterra con uguale investimento di tempo. Se poi non fosse proprio il tempo a mancare, sarebbe saggio pensare di allungare un po’ la strada con una deviazione verso nord e raggiungere San Giminiano.

Non serve comunque essere appassionati di arte e storia per apprezzare questi luoghi: la Val d’Elsa prende il nome dal fiume Elsa che la percorre e che vi crea paesaggi unici. Proprio a sud di Colle di Val d’Elsa si possono seguire percorsi escursionistici all’interno del Parco fluviale dell’Alta Val d’Elsa, esplorando cascate, grotte e vecchi sistemi di raccolta e canalizzazione delle acque.