Viaggi 2021? Una vignetta dice che per Natale sia meglio chiedere un drago, anche arcobaleno, ma che i desideri di viaggio no, Babbo Natale quest’anno non li soddisfa. Noi però non ci crediamo, abbiamo fiducia in Babbo Natale, e non rinunciamo. Coviamo i nostri viaggi del 2021, magari “piccoli”, brevi di durata e di brevissimo raggio, ma sempre curiosi. Per avere la certezza che arriverà il momento in cui ci sarà consentito farli senza intoppi.
I romitori della valle del Fiora, per il silenzio
Un paesaggio boscoso e l’acqua che gorgoglia lavorando la roccia sono l’ambientazione dei romitori della valle del Fiora, al confine tra Toscana e Lazio, antiche dimore scavate nel tufo che ospitavano tra X e XIII secolo gli eremiti, in cerca di un’esistenza più autentica.
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Non è forse l’isolamento che si vuole prolungare nel 2021, ma un po’ di silenzio potrebbe essere d’aiuto, per evitare la confusione delle notizie, dei pareri e dei timori. Un attimo di pace, con i compagni di viaggio giusti.
Le Coriandoline di Correggio, per la serenità
Correggio, provincia di Reggio Emilia, ospita l’unico quartiere in Italia progettato interamente dai bambini: Le Coriandoline.
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Nel 1995 un architetto, una cooperativa di costruzioni e una pedagogista coinvolgono scuole e professionisti con l’intento di realizzare delle case abitabili ispirate ai desideri dei bambini. Perché, diceva una ricerca, la parola più usata dai bambini non è mamma ma è casa.
Un piccolo quartiere colorato, di case basse, e un’area verde dove provare a trovare un poco di serenità.
Il Ponte nel cielo, per l’entusiasmo
Il ponte tibetano più alto d’Europa è stato costruito in val Tartano, provincia di Sondrio. A 140 m di altezza si può perdere il fiato ma anche riuscire a prendere un respiro profondo per alimentare l’entusiasmo con cui iniziare un nuovo anno.
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Costruito per tenere in vita la piccola valle alpina, richiede la prenotazione per essere percorso, perché la cooperativa che ha dato vita al progetto ha avuto chiaro da subito che l’eccesso di folla sarebbe stato dannoso quanto la desertificazione di presenze umane.
Ivrea, per la fiducia
La città della Olivetti, “città industriale del XX secolo”, entrata nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco a luglio 2018. Un sito interamente dedicato alla candidatura della città fornisce la mappa dei 19 beni sui quali è stata costruita, offrendo di fatto un itinerario di vista.
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Un libriccino verde, intitolato Discorsi di Natale, può essere invece l’ispirazione per programmare una visita a questo mondo e provare a guardarlo con gli occhi di chi lo ha ispirato: «E questa macchina organizzativa è ora quasi a punto, ormai quasi finita. È fatta per uno scopo solo: assicurare a questa fabbrica e a chi vi lavora più sicurezza, più libertà, più benessere» diceva Adriano Olivetti a Natale del 1955.
Uno spunto per riprendere a guardare con fiducia al futuro.
