Qualche articolo fa Valentina ha raccontato come si diventa consulente di viaggio e io lo sottoscrivo in pieno: prima che la mia passione prendesse il sopravvento facevo tutt’altro, mentre oggi faccio la consulente di viaggio e lo faccio da uno dei paesi in cui ho viaggiato e che mi ha catturata al punto da trasferirmici, le isole Canarie. Prima di essere una consulente sono stata – e resto – una viaggiatrice del genere “affamata di esperienze”, perché è così che vedo il viaggio, come un banchetto ricco di esperienze. L’ho sperimentato su di me e sono giunta alla conclusione che esiste un solo vero strumento per la crescita e l’evoluzione personale: io lo chiamo Monsieur Voyage, il Signor Viaggio.

Stiamo vivendo un momento particolare, in cui molte persone sentono l’esigenza di crescere, di evolvere, di osservare le cose in modo differente. Molti seguono corsi, leggono libri, partecipano a webinar, tutti strumenti utili per accrescere la nostra consapevolezza ma… c’è un ma! Leggendo e ascoltando potremmo rischiare di non passare mai dalla teoria alla pratica, di conoscere tutte le informazioni disponibili senza riuscire a produrre un cambiamento reale, senza essere consapevoli e aver interiorizzato il loro significato: se tutto il nostro sapere non si concretizza in un’azione, non riusciremo a chiudere il nostro cerchio evolutivo e a cambiare la nostra visione.

E allora viaggiamo.

Se tutto il nostro sapere non si concretizza in un’azione, non riusciremo a chiudere il nostro cerchio evolutivo e a cambiare la nostra visione. E allora viaggiamo.

Il viaggio di per sé può portare dalla consapevolezza all’interiorizzazione attraverso l’azione, perché, per sua natura, richiede di lasciare per andare, segue esattamente lo stesso movimento della nostra consapevolezza in evoluzione: lascia il vecchio e abbraccia il nuovo. Ma non si limita a mostrarci la novità. Nello stesso momento in cui ci porta altrove, il viaggio ci dona l’esperienza, cioè l’interiorizzazione, e, nella sua ultima fase, ci fa tornare a casa. Ma dopo l’azione del viaggio, con la nuova consapevolezza acquisita, noi siamo altri. È uno strumento unico che custodisce possibilità infinite di crescita, ma bisogna capirlo in profondità, viverlo come un viaggio di esperienza.

E questa esperienza non è solo mia. L’ho percepita anche nei racconti dei clienti che hanno scelto di viaggiare in questa modalità e hanno raggiunto nuovi traguardi provando una gioia immensa, superando i loro limiti, le loro paure e gli ostacoli della vita. Anzi, c’è chi ha deciso che proprio davanti a questi ultimi sarebbe stata un’ottima idea mettersi in viaggio, perché non si può mai sapere quanto Monsieur Voyage sia bravo a riportarci a noi stessi. Niente mi ha insegnato di più nella vita che allontanarmi per ritrovarmi,e ora posso dire che tutto quell’andare era necessario per tornare a casa.

Nello stesso momento in cui ci porta altrove, il viaggio ci dona l’esperienza, cioè l’interiorizzazione, e, nella sua ultima fase, ci fa tornare a casa.

Che il viaggio vi porti lontano, sempre più vicino a scoprire chi siete realmente.

Leggi l’esperienza di Sara e Raffaella in Marocco