Non si è mai troppo vecchi per viaggiare”, potrebbe sostenere qualche irriducibile del viaggio, ma non si può negare che la variabilità individuale di capacità, condizione fisica ed emotività non può mettere tutti d’accordo. Di fronte a proposte di viaggi over 60, over 50, over 70 e così via purché sempre su base 10, c’è chi storce il naso per i limiti di età per la partecipazione a un viaggio e chi, invece, si sente rassicurato all’idea di viaggiare con persone che, almeno in teoria, avranno esigenze più vicini alle proprie.

Sincerità e accettazione di sé

Conoscere i propri limiti e i propri gusti, sapere che cosa ci fa sentire a nostro agio e che cosa no, è la regola d’oro per riuscire a scegliere e progettare un viaggio che sia alla nostra portata a tutte le età. L’obiettivo dovrebbe essere sempre quello di tornare a casa soddisfatti e senza aver messo in pericolo né noi stessi né i nostri compagni di viaggio.

Conoscere i propri limiti e i propri gusti, sapere che cosa ci fa sentire a nostro agio e che cosa no, è la regola d'oro per riuscire a scegliere e progettare un viaggio che sia alla nostra portata a tutte le età.

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La capacità di essere sinceri e oggettivi vale sia rispetto alla possibilità di annoiarsi sia rispetto alla prestazione fisica: una crociera, magari consigliatissima per la nostra fascia d’età, potrebbe prostrarci a causa della noia, così come un trekking di due settimane sulle Ande potrebbe rischiare di portarci fin nell’aldilà, anche se ce lo ha consigliato un coscritto che c’è stato giusto qualche mese prima.

Viaggi over 60, over 70… I vantaggi delle fasce d’età

Come negare che un adulto abbia esigenze diverse rispetto a un bambino? Che poi tra quarantenni, cinquantenni o sessantenni le esigenze siano uniformi non è scontato, ma scegliere di aderire a una proposta di viaggio per una fascia d’età specifica può significare:

  1. passare del tempo con persone che condividono con noi un’epoca e un immaginario;
  2. avere l’occasione di confrontarsi con viaggiatori che si trovano in una fase della vita simile alla nostra;
  3. pagare la stessa cifra degli altri viaggiatori per l’assicurazione di viaggio…

Scegliere di aderire a una proposta di viaggio per una fascia d'età specifica può significare condividere il viaggio con persone che condividono con noi un'epoca e un immaginario o comunque una fase della vita.

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Senza sentirci offesi dalla classificazione un po’ stereotipata di esigenze e capacità, possiamo invece vedere il vantaggio di un viaggio che è concepito rispetto a parametri specifici, che si concentra su esigenze più mirate e che quindi consente a noi di valutare in modo più preciso se sia adatto ai nostri desideri e alle nostre aspettative, oltre che alla nostra prestanza fisica.

La bellezza del mix di generazioni

In posizione diametralmente opposta a chi cerca l’uniformità anagrafica, c’è chi preferisce viaggiare mischiando le epoche. Che sia un viaggio in famiglia o un più generico viaggio di gruppo, la condivisione di tempo, esperienze e punti di vista regala storie, consigli e aneddoti che condiscono il tempo insieme e arricchiscono la raccolta dei ricordi. Certo, a volte, l’ingrediente per il successo è la flessibilità dell’organizzazione, che deve essere capace di tenere in considerazione le diverse esigenze che influiscono sulla logistica e prevedere alternative nelle attività giornaliere.

A noi piace organizzare viaggi di gruppo aperti a tutti, adattando il programma alle esigenze dei partecipanti in corso d’opera.

Foto di Anastasia Shuraeva da Pexels

 

A noi piace organizzare viaggi di gruppo aperti a tutti, adattando il programma alle esigenze dei partecipanti in corso d’opera. Se però siete un gruppetto precostituito di ventenni che vogliono partire zaino in spalla e dormire in ostello, oppure di settantenni che desiderano esplorare luoghi interessanti senza rinunciare alle comodità, possiamo organizzare un viaggio su misura adatto a voi e fornirvi l’accompagnatore più adatto.