Lo Sri Lanka è una meta non troppo conosciuta né presa d’assalto dal turismo di massa. Eppure ha molto da offrire. Eccoti alcune esperienze imperdibili se decidi di fare un viaggio in questo paese.

  1. “Scalare” la rocca di Sigiriya

Forse una delle immagini più note dello Sri Lanka è la rocca di Sigiriya, Patrimonio dell’Umanità Unesco. È una formazione rocciosa sulla cui sommità si trovano i resti di un’antica cittadella fatta costruire nel V secolo dal re Kassapa. È bello fotografarla da sotto, ma la vera esperienza è salire i 1200 gradini che separano dalla cima! La fatica sarà alleviata dalle meravigliose pitture rupestri che si incontrano lungo il percorso.

La rocca di Sigiriya è una formazione rocciosa sulla cui sommità si trovano i resti di un’antica cittadella con meravigliose pitture rupestri che si incontrano lungo il percorso fatto di 1200 gradini.

 

  1. Vedere lo stilt fishing

In alcuni luoghi viene praticato il tradizionale e insolito “stilt fishing”, un modo di pescare unico al mondo. All’alba e al tramonto, i pescatori trascorrono ore seduti su una sottile pertica conficcata nel fondale marino in pochi centimetri d’acqua, aspettando che passino una sardina, un’aringa o qualche piccolo sgombro, che catturano con bastoni di bambù usati a mo’ di canna da pesca. Insomma, con una mano si tengono al loro trespolo e con l’altra stringono la canna da pesca: ci vuole equilibrio!

Questa tradizione riveste grande importanza, tant’è vero che le pertiche sono un patrimonio familiare tramandato di generazione in generazione.

In alcuni luoghi viene praticato il tradizionale e insolito “stilt fishing”, un modo di pescare unico al mondo.

  1. Assaggiare il tè Ceylon

Un tempo lo Sri Lanka si chiamava Ceylon. Il nome rimane ancora a indicare un tè famoso in tutto il mondo, il tè Ceylon appunto.

Un tempo la coltura più diffusa era quella del caffè, ma un’epidemia del fungo Hemileia vastatrix distrusse tutte le piante. James Taylor, agricoltore proprietario della piantagione di Loolecondera, piantò i primi semi sulla veranda del suo bungalow e nel 1873 esportò a Londra i suoi primi tè, dando così inizio a una produzione per cui oggi lo Sri Lanka è al terzo posto nel mondo.

In un viaggio in Sri Lanka è d’obbligo la visita di una piantagione di questo pregiato tè. Che preveda una degustazione, naturalmente!

Un tempo lo Sri Lanka si chiamava Ceylon. Il nome rimane ancora a indicare un tè famoso in tutto il mondo, il tè Ceylon appunto.

  1. Visitare un giardino delle spezie

Questa incredibile isola è famosa anche per le spezie: cannella, curcuma, coriandolo, pepe, noce moscata profumano questo immenso e rigoglioso giardino tropicale. Imperdibile la visita di un giardino delle spezie, per vedere come vengono lavorate e utilizzate in cucina e in medicina.

Imperdibile la visita di un giardino delle spezie, per vedere come vengono lavorate e utilizzate in cucina e in medicina.

  1. Partecipare a un safari a Yala

A Yala si estende un parco nazionale che consiste di 5 blocchi, di cui solo 2 aperti al pubblico. Qui è possibile prendere parte a un safari a bordo di una jeep, per avvistare elefanti, coccodrilli, scimmie, chital , muntjak, orsi giocolieri o labiati, bisonti selvatici, oltre 120 specie di uccelli e, con un po’ di fortuna, anche i leopardi.

A Yala si estende un parco nazionale che consiste di 5 blocchi, di cui solo 2 aperti al pubblico. Qui è possibile prendere parte a un safari a bordo di una jeep.

  1. Assistere alla lavorazione delle gemme

Tè e spezie rendono lo Sri Lanka famoso nel mondo. Ma non solo! Il paese è rinomato anche per le gemme preziose e semipreziose, in particolare per lo zaffiro blu. A Kandy c’è un bel Museo gemmologico, ma ancora più interessante è visitare un laboratorio di intaglio. E ricorda: se fai acquisti, chiedi il certificato di autenticità delle gemme!

Lo Sri Lanka è rinomato anche per le gemme preziose e semipreziose, in particolare per lo zaffiro blu.

Sei curioso di vedere questa magnifica isola? Vieni con noi: saremo in Sri Lanka dal 5 al 14 luglio, con un nostro accompagnatore italiano.