Chissà quante volte avrai consigliato a chi ha figli di portarli in giro per il mondo dicendo “viaggiare fa bene” o “viaggiare apre la mente”. Ma ti sei mai chiesto fino a che punto questi due concetti siano veri?

Io non mi ci ero mai soffermata, poi l’altro giorno arriva mio figlio di 11 anni con in mano la brutta di un breve testo. Aveva 4 tracce tra cui scegliere:

  • Descrivi un amico immaginario
  • Descrivi un luogo immaginario
  • Descrivi una casa immaginaria
  • Immagina di essere seduto su uno scoglio e descrivi ciò che provi

Il bambino viaggiatore ha optato per l’ultimo titolo. Ecco il suo tema.

"Immagina di essere seduto su uno scoglio e descrivi ciò che provi" è il tema prescelto del bambino viaggiatore.

Ogni tanto, quando vado al mare e voglio liberarmi dalle sensazioni ed emozioni negative, mi siedo su uno scoglio vicino alla riva.

Vedo all’orizzonte barche a vela bianche che si muovono lentamente e dolcemente, il cielo azzurro limpido con le nuvole e il loro aspetto morbido e rilassante.

Tutto questo mi tranquillizza, ma il motivo per cui mi siedo vicino al mare è che mi piace sentire il rumore delle onde che si “sfogano” contro gli scogli e vedere gli uccelli che volano sereni con in sottofondo il fruscio dell’acqua che “accarezza” le conchiglie di lussureggianti colori.

Amo il colore dell’acqua con le tinte più belle e serene: l’azzurro, il blu e un verdino che quasi non si vede ma, se fai attenzione, puoi scorgere in realtà tutti i colori dell’acqua e, attraverso quei colori, i pesci che nuotano lontani da tutte le distrazioni esterne.

Se vuoi tranquillizzarti, sentirti leggero e sereno, vai al mare, siediti su uno scoglio e abbi la pazienza di osservare e intuire.

Il bambino viaggiatore è già un sognatore, come tutti i viaggiatori.

Insomma, che il bambino viaggiatore abbia scelto questo tema perché aveva ancora negli occhi le scogliere della Normandia e della Bretagna viste quest’estate, o magari perché conservava nelle orecchie il rumore dell’oceano Atlantico dell’anno prima, o forse perché ha fatto confusione tra gli scogli e il senso di tranquillità che gli dava la bassa marea su una spiaggia sabbiosa della Danimarca, non importa. Una cosa è certa: è già un sognatore, come tutti i viaggiatori.

E allora sì, viaggiare fa bene, viaggiare apre la mente.