Mai state a Berlino! Non c’è un motivo preciso, ogni volta che sceglievano una meta di viaggio, anche solo per un weekend, Berlino non si è mai trovata nelle loro liste. Sara la immagina caotica, distaccata e “techno”, e lei odia la musica techno. Laura ha sempre avuto “difficoltà” con il popolo tedesco, e questo le è sufficiente per dire che non sarà una meta facile. A questo si aggiunge la loro prima esperienza di viaggio insieme, il che, per quanto si vedano affini, aggiunge un pizzico di pepe.

Ma perché vanno a Berlino? La direzione di Racconti di Viaggio Online ha organizzato la convention annuale in concomitanza della fiera del turismo più grande d’Europa, a Berlino appunto, e loro ci saranno. Sara è felice perché la vede come un’occasione per superare un tabù di viaggio. Laura è meno felice ma altrettanto convinta: «Ritrovarsi in un luogo che non scegli non è “meno viaggio” di una partenza desiderata».

A Berlino una foto davanti alla Porta di Brandeburgo è d’obbligo, come una capatina ad Alexanderplatz e al Memoriale delle vittime dell’Olocausto.

E che cosa faranno a Berlino?

«Ho visto montagne di film ambientati qui», dice Sara. Si immagina nel loro unico giorno libero a vagare per la città in cerca di differenze tra est e ovest, «sempre che se ne vedano ancora…». Sicuramente vorrà andare alla East Side Gallery per toccare con mano l’unica parte del Muro ancora in piedi. Le piacerebbe anche visitare i musei, ma il poco tempo a disposizione la spinge a concentrarsi su altro, magari i luoghi legati alla musica come il quartiere Kreuzberg. Crede che una foto davanti alla Porta di Brandeburgo sia d’obbligo, come una capatina ad Alexanderplatz e al Memoriale delle vittime dell’Olocausto. E poi tempo fa aveva letto un articolo che parlava del quartiere Wedding, dove gli edifici abbandonati vengono fatti rivivere attraverso progetti culturali.

Fare una passeggiata sulla cupola del Reichstag (il palazzo sede del Parlamento tedesco) è un po' come farsi un giro in collina?

Laura guarda Sara, ammirata per l’entusiasmo e terrorizzata dalla lista di cose che vuole fare in un giorno. Si immagina a Berlino e le cala lo sconforto pensando a tanti palazzi e tante persone. Conosce solo un modo per combatterlo ed è, parole sue, «Farsi monaco zen: lascia che il mondo viva, mentre tu lo guardi». Ha quest’idea di visitare Berlino con lo spirito di chi contempla l’alba in solitudine, visitare una città come stesse facendo una passeggiata in natura. Asseconderebbe quindi il desiderio di Sara di “vedere” i musei per girovagare sull’isola che li ospita e scoprire che faccia ha il fiume Sprea. Poi farebbe una passeggiata sulla cupola del Reichstag (il palazzo sede del Parlamento tedesco) per farsi un giro in collina. Per dissetarsi lungo il viaggio è disposta a rinunciare a una sorsata d’acqua da un fresco ruscello per un sorso di buona birra, magari alla Gaststätte Sophieneck nel quartiere Spandauer Vorstadt, che conserva l’atmosfera della Berlino di fine XVIII secolo.

Simona se potesse fare una sola cosa a Berlino, farebbe una bella passeggiata lungo la East Side Gallery.

Tra i consulenti di Racconti di Viaggio che andranno a Berlino c’è anche Simona, che non è alla sua prima esperienza con questa città e che non ha dubbi: se potesse fare una sola cosa a Berlino, farebbe una bella passeggiata lungo la East Side Gallery. «Sarà che la caduta del Muro l’ho vissuta da appena adolescente, ma passeggiare fra i murales pensando a ciò che hanno rappresentato quei pezzi di cemento mi ha scatenato un turbinio di emozioni forti. Da ragazzina idealista, quel 9 novembre 1989 ero convinta che il mondo stava finalmente diventando buono e che tutti saremmo stati liberi».

Emozionarsi per la libertà è un programma che mette d’accordo anche Sara e Laura, che così hanno trovato il loro punto di partenza.