A luglio sono andata a visitare Bergamo. Visto che il 2020 è l’anno del turismo di prossimità, io ho deciso di stare prossimissima: distanza indicativa casa mia – Bergamo 3,6 km, pari a 9 minuti di auto. A Bergamo non ci abito, quindi posso farne una meta di viaggio. Anche se da marzo, e con Google Trends che dice che l’argomento più correlato al termine “Bergamo” è bara, suona più come un pellegrinaggio. E, infatti, siamo partiti in dieci.

A Bergamo non ci abito, quindi posso farne una meta di viaggio. Anche se da marzo, e con Google Trends che dice che l'argomento più correlato al termine "Bergamo" è bara, suona più come un pellegrinaggio. E, infatti, siamo partiti in dieci.

Photo by Fabio Sangregorio on Unsplash

 

Siamo stati dubbiosi fino all’ultimo. Niente a che vedere con mascherine e distanziamento sociale, la città sta tornando alla vita. Invece è stata tutta colpa di un temporale estivo che si è presentato a metà pomeriggio, quando il nostro piano era di cenare in Città Alta, possibilmente all’aperto, e di concederci una passeggiata serale. Avevamo anche scelto il pastore per il nostro gregge, La Margì, una giovane guida turistica nella quale mi ero imbattuta sui social: l’aria frizzante delle sue storie rinfrescava il mio telefono da mesi, ed era giunto il momento che rinfrescasse anche me e gli altri pellegrini, in carne e ossa.

Come insegna Gianni Rodari, «dopo la pioggia viene il sereno / brilla in cielo l’arcobaleno», infatti alle 19:15 avevamo le gambe sotto i tavoli all’aperto del Circolino di Città Alta, pronti ad addentare la pizza, ché per i casoncelli e gli scarpinòcc de Par ci sono tutti i pranzi della domenica. Ospitato nell’antico complesso di Sant’Agata, che tutti chiamano meno religiosamente ma più storicamente “le vecchie carceri”, il Circolino ha un pergolato di uva canadese (con uccellini ladri) perfetto per l’estate e per un pasto economico.

La nostra visita a Bergamo con La Margì è iniziata a Borgo Canale, il quartiere degli artisti.

Photo by Laura Antoniolli

 

Nadia Mangili, questo il nome che La Margì riporta sul suo tesserino di guida autorizzata della città di Bergamo, ci aspettava in Colle Aperto, lo spiazzo dove si acquista il gelato alla stracciatella, quello originale, prodotto dal 1961 da La Marianna. Abbiamo evitato la sosta solo perché la nostra guida ci ha promesso che lo avremmo mangiato alla fine, e ci siamo avviati per il tour di Borgo Canale, il quartiere degli artisti, e del colle di San Vigilio. Avremmo potuto optare per la street art in Bergamo Bassa o per un tour del cuore di Città Alta, piazza Vecchia e dintorni, ma quando, per la prima volta nella tua vita, visiti la città che conosci da sempre come fossi un viaggiatore vero, beh, allora ogni metro quadrato di terreno merita un nuovo sguardo che, forse, è persino il primo.

E, infatti, in un’ora e mezza di cammino abbiamo visto dettagli e scoperto storie che, io ho stabilito, tutti dovrebbero conoscere. Lo sai che Bergamo è costruita su sette colli, come Roma? Lo sai che la chiesa originale di Sant’Alessandro, patrono della città, non esiste più e che ne resta solo una colonna? Sai che Sant’Alessandro veniva dall’Egitto? Sai che quelle case strane di via San Vigilio erano case benessere che si facevano riconoscere imitando l’architettura svizzera? E sai che il pittore Vincenzo Bonomini ha ritratto in forma di scheletri alcuni parrocchiani di Borgo Canale e lo ha fatto nelle opere che gli erano state commissionate dalla stessa parrocchia per celebrare il Triduo dei Morti?…

Vista di Bergamo alta dal belvedere di via S. Vigilio.

Photo by Laura Antoniolli

 

Per fortuna alle latitudini temperate il sole cala anche nelle sere di metà luglio, e La Margì mi ha fatto capire che le storie vere hanno bisogno di un po’ di luce, perché la memoria si ancora meglio se può aggrapparsi a una pietra, a una targa commemorativa o alla facciata di un palazzo. Finito il tempo per le storie, abbiamo leccato un cono di gelato alla stracciatella e aspettato un nuovo giorno: il bello dei viaggi prossimissimi è che sono facilissimi da riorganizzare.